Cos’è una protesi mobile?
Si definisce mobile o rimovibile una protesi dentale che può essere rimossa da chi la indossa.
Le protesi mobili si distinguono in due grandi gruppi: protesi parziali e totali.
● Le protesi rimovibili parziali sostituiscono uno o più denti mancanti, ancorandosi a quelli ancora presenti. Si distinguono principalmente in protesi scheletrate e protesi parziali con ganci a filo.
● Le protesi totali (comunemente chiamate “dentiere”) sostituiscono invece un’intera arcata dentale appoggiandosi semplicemente alle mucose, sostenute dall’osso del paziente.
Le protesi mobili hanno necessità di una costante manutenzione, sia al proprio domicilio, sia presso il Dentista: perché esse siano sempre efficaci nella loro funzione esse devono infatti essere mantenute pulite e costantemente adattate alle trasformazioni della parte ossea sulla quale si appoggiano: chiedi al Tuo Dentista quali comportamenti devi adottare.
Esistono più modi per sostituire in modo “fisso” un singolo dente mancante circondato da denti naturali. Di solito la scelta della terapia si pone fra la realizzazione di un ponte oppure l’inserimento di un impianto.
– Un ponte è una protesi formata da una corona “sospesa”, sostenuta da due “pilastri”, ovvero altre due corone fissate sui denti adiacenti alla zona edentula, rimodellati dal Dentista in modo che possano sostenere la protesi in via di realizzazione. La preparazione di questi denti implica la riduzione di volume della corona naturale, al fine di creare gli spessori necessari all’inserimento della corona protesica. Il ponte può essere un’opzione per tutti i pazienti che presentano controindicazioni alla chirurgia o, semplicemente, quando i denti da preparare sono danneggiati e potrebbero, pertanto, beneficiare a loro volta del trattamento.
– La corona può anche essere inserita su un impianto singolo, senza che siano coinvolti i denti adiacenti. La soluzione ideale, quindi, quando gli elementi accanto a quello mancante sono in ottima salute!
Ci sono soluzioni per tutti i pazienti, ma è importante scegliere che la terapia sia coerente alla situazione da risolvere e allo stato di salute del paziente. Parlane con il tuo Dentista.
Cos’è un ponte dentale?
Il ponte è una protesi che utilizza i denti naturali di fianco allo spazio lasciato dal dente perso per “ancorarsi”. Questi devono essere ridotti di dimensione per poter essere utilizzati come elementi di sostegno del dente mancante. Nel laboratorio dell’odontotecnico vengono create delle corone che sono unite tra loro: quelle laterali calzeranno sugli elementi cosiddetti “pilastro”, mentre quella intermedia andrà a colmare il vuoto presente, appoggiandosi sulla gengiva.
Bisogna preliminarmente valutare bene la condizione dei pilastri del ponte, perché questi dovranno reggere carichi masticatori maggiori del solito.
L’implantologia dentale ha permesso a milioni di persone di sostituire uno o più denti persi con protesi fisse e non più con le classiche “dentiere”.
Il padre dell’implantologia fu un medico svedese, scomparso da pochi anni: Per-Ingvar Brånemark.
Negli anni ’60 egli si accorse di un fenomeno definito osteointegrazione. Essa consiste nella capacità dell’osso di guarire intorno ad alcuni materiali, ad esempio il titanio, legandosi a essi in maniera molto solida. Brånemark ebbe il merito di intuire che una vite di titanio avrebbe potuto sostenere una protesi dentale, facendo le veci della radice.
Da Branemark in poi l’implantologia la ricerca in implantologia ha fatto passi da gigante e oggi offre la più ampia possibilità di interventi per risolvere i casi di mancanza di alcuni o tutti i denti: chiedi al Tuo Dentista per saperne di più.